WORKSHOP FOTOGRAFICO: BOSCHI PLANIZIALI

primavera la natura torna alla vita con tutti i suoi meravigliosi colori!

Prati ricchi di fioriture ci aspettano, potremmo immergerci nella bellezza delle prime fioriture, delicate e sempre sorprendenti.

Per farlo visiteremo il Bosco Romagno, un’oasi di pace tra le colline friulane. 

Il bosco è composto da una ricca vegetazione e fauna che conferiscono grande varietà di paesaggio. Una parte della superficie è invece costituita da prati.
All’interno del bosco, con un po’ di fortuna, è possibile vedere caprioli, volpi,  tassi, scoiattoli, ghiri e qualche raro esemplare di gatto selvatico. Nei corsi d’acqua molto puliti si può trovare il gambero di fiume.
 

Il sottobosco è ricco di flora erbacea che riesce a sopravvivere anche nelle ampie zone d’ombra sotto il fogliame degli alberi. I primi raggi caldi del sole di fine inverno ed inizio primavera scatenano la fioritura di numerose specie dai colori vivaci: fotograferemo infatti i bucaneve, il croco, le primule, le violette, la polmonaria ed il dente di cane.

COSA FOTOGRAFEREMO: 

L’erba trinità viene anche chiamata trifoglio epatico: entrambi i nomi richiamano il fegato come lo stesso Hepatica nobilis che deriva dal colore inferiore delle foglie che ricorda quello del fegato. In particolare, il nome nobilis invece indica la specie più conosciuta, la più nota.

Il bucaneve (Galanthus nivalis) è un fiore invernale, molto elegante e interessante da fotografare, con i suoi delicati petali color bianco che portano un senso di purezza e speranza.

Viene chiamato anche stella del mattino, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco.

Il nome scientifico di questo fiore (Erythronium dens-canis) ci allontana un po’ dalla sua delicata eleganza. Il nome generico fa riferimento al colore del fiore che normalmente è rosato (Erythros=rosso); mentre il nome specifico (dens-canis) ha una etimologia molto semplice: il bulbo a forma acuminata ricorda il dente di un cane.

Tutti noi conosciamo questo fiore che colora di viola il sottobosco, ma forse non tutti sanno che la conoscenza di questi fiori va molto indietro nel tempo. Ciò è dimostrato dal fatto che persino la Bibbia nel Libro dei Cantici  ne parla, citandoli come piante aromatiche e odorose. Probabilmente in tutti questi racconti si fa riferimento alla specie più conosciuta di questo genere: il Crocus sativus chiamato “Zafferano vero” o più semplicemente “Croco”.

QUANDO: Aprile maggio 2022 (date da definire)

CON CHI: Cristiana Damiano e Daniele Pantanali

COSA INDOSSARE: per la sessione fotografica sono consigliati abiti comodi e adatti all’ambiente boschivo in primavera. Si consiglia un repellente per le zecche.

REQUISITI e ATTREZZATURA:

Il workshop é adatto sia a coloro che si sono da poco avvicinati alla fotografia, sia a coloro che vogliono approfondire e affinare la tecnica.

Da portare: fotocamera, obiettivo macro, tubi di prolunga, cavalletto, scatto remoto, filtro polarizzatore; pannello riflettente; un telo per potervi stendere e fotografare i fiori senza bagnarvi.

RITROVO: parcheggio all’ingresso del Bosco Romagno dalla Strada di Spessa

Quota di iscrizione  (Contattami)

Numero di partecipanti 

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